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Dead Space

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Aster94
view post Posted on 6/3/2009, 21:12




Dead Space


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Longevità: Dead Space va oltre il gioco che si ha tra le mani. Prima di giocarlo sarebbe bene leggere il prequel a fumetti e vedere il cartone animato che lo accompagnano per cominciare ad entrare nel vivo della storia.La durata del gioco varia dalle 12 alle 16 ore ed è strettamente legata all'approccio del giocatore alla trama. Chi si butterà negli scontri a testa bassa, arma in pugno, lo concluderà più in fretta di chi, invece, affronterà le sfide in modo più ponderato cercando di trovare e raccogliere tutto quello che è stato disseminato nel gioco.
Inoltre la durata finale del gioco viene influenzata anche da alcuni accorgimenti che i programmatori hanno inserito nel gameplay per facilitare la vita ai giocatori meno esperti o che si avvicinano per la prima volta al genere. Ad esempio basta premere R3 che sul pavimento apparirà una riga che indica il percorso da seguire per proseguire. Gli enigmi sono di facile soluzione, diversamente dagli scontri, sempre impegnativi, soprattutto nei livelli più avanzati. Ricordiamo che, vista la cruda violenza del gioco, deve essere acquistato solo da maggiorenni, ma non solo: si deve essere consapevoli che Dead Space fa veramente paura!


Giocabilità: Ci vogliono veramente pochi minuti per abituarsi ai comandi del gioco, costruiti perfettamente: niente menù o inventari che mettono il gioco in pausa, tutto è gestibile su finestre a pop-up olografico, compresa la mappa tridimensionale. L'HUD (sono le varie barre di energia che si trovano abitualmente sul video) è completamente integrato nell'armatura del protagonista. Ed è proprio l'armatura che, grazie ai moduli che si trovano all'inizio del gioco, ci permette di sfruttare poteri telecinetici e di rallentare il tempo per superare gli enigmi e riuscire ad affrontare più contemporaneamente da diverse direzioni.


Grafica: La grafica è quanto di meglio si potesse sperare per un gioco del genere. Curata nei minimi dettagli, si riesce a rimanere incantati a guardare il pianeta minerario attorno a cui gravita la Ishimura. Proprio la nave è ottimamente caratterizzata, si passa dagli oscuri corridoi metallici ai laboratori medici devastati e imbrattati di sangue. Tutto è costruito per mantenere alta la tensione: illuminazione dinamica, oggetti oscillanti che gettano ombre intermittenti, luci che si spengono all'improvviso lasciandoci col fiato sospeso in mezzo al corridoio. Il protagonista, come il resto, è dettagliatissimo nelle texture e nelle perfette animazioni. I mostri hanno animazioni davvero curate in qualsiasi forma essi si presentino.


Sonoro: Il sonoro fa la parte del leone ed è caldamente raccomandato un impianto surround per poterlo godere appieno. Sussurri, grida in lontananza, oggetti che cadono, cigolii sinistri, bottiglie che si rompono, cose che strisciano nei condotti sopra e sotto di noi avvolgono l'ambiente che ci circonda aumentando la tensione a dismisura. Anche in questo campo i programmatori si sono dati da fare con piccole perle come il suono del respiro del protagonista quando annaspa in corsa o la bombola di ossigeno si sta esaurendo. Il doppiaggio in italiano è davvero curato, tranne la piatta e dimenticabile interpretazione di Dario Argento, fortunatamente è un personaggio marginale...
 
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